Realizzare un Ticino per tutti e permettere a ciascuno di accedere alle offerte, ai servizi e alle strutture del Cantone è uno degli scopi principali dell’associazione.
La libertà di movimento è infatti un pilastro essenziale nella vita di ciascuno di noi che ci consente di raggiungere l’autonomia.
Il servizio, oltre ad offrire consulenza a professionisti e a privati, aggiorna l’elenco degli stabili accessibili e realizza progetti che promuovono l’accessibilità.
L’articolo 30 della Legge edilizia cantonale prevede che gli edifici pubblici o aperti al pubblico (bar, ristoranti, alberghi, negozi, luoghi di svago, ecc.) devono tener conto della possibilità di accesso anche da parte di persone con disabilità. Inoltre, la Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis) impone l’accessibilità anche agli stabili plurifamiliari con più di otto unità abitative e agli edifici con più di 50 posti di lavoro. Per entrambe le disposizioni fa stato la Norma SIA 500.
L’architetto dell’associazione è a disposizione per:
Per facilitare il lavoro degli architetti e degli ingegneri, è a disposizione una scheda di controllo contenente i punti salienti da esaminare.
Richiedendo una partecipazione ai costi limitata, incoraggiamo i professionisti a sottoporre i propri progetti al nostro esperto.
Nel mese di maggio 2021 inclusione andicap ticino ha ufficialmente presentato il Centro di Competenza Design for All Svizzera.
Il Design for All – DfA – è un approccio metodologico al progetto di prodotti, spazi e servizi che ha come finalità l’inclusione sociale, l’uguaglianza e la parità di diritti.
Le barriere architettoniche sono, da sempre, una sfida: l’accesso agli edifici privati e ai servizi aperti al pubblico rappresenta, infatti, uno degli elementi chiave per un uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali. Dall’attivazione del servizio barriere architettoniche, nel 1987, siamo impegnati a risolvere le numerose problematiche di accessibilità che ancora oggi le persone con andicap devono affrontare. L’introduzione di questa nuova disciplina, il Design for All, rappresenta per noi uno strumento di lavoro concreto per favorire l’inclusione e raggiungere i nostri obiettivi statutari.
Obiettivi
Abbiamo creato un sito web dedicato. Visita www.designforall.ch.
Dal 1995 la nostra associazione ha la legittimazione di verificare le domande di costruzione soggette all’art. 30 della Legge edilizia cantonale, così come gli stabili menzionati nella Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis), cioè gli immobili residenziali con più di otto unità abitative e gli stabili con oltre 50 postazioni lavorative.
Negli anni è emerso che circa il 35% dei progetti esaminati presentava una serie di manchevolezze di una certa entità. Per questo motivo abbiamo deciso di applicare tutte le misure possibili per ridurne drasticamente la percentuale.
La prima misura già in atto è la sensibilizzazione dei tecnici comunali i quali, alla ricezione della domanda di costruzione, oltre a verificarne i vari aspetti prioritari, sono stati invitati a considerare con pari attenzione anche la tematica delle barriere architettoniche. In caso di mancata conformità li esortiamo a richiedere la modifica dei piani.
La seconda misura è l’esercizio del diritto di opposizione alla domanda di costruzione. Ogni anno verifichiamo circa 600 domande di costruzione. Di queste, circa il 30% presentano alcune irregolarità che nel 20% dei casi ci hanno costretto ad esercitare il diritto di opposizione. I motivi delle opposizioni sono molteplici ma essenzialmente sono dovuti al mancato rispetto delle misure contenute nelle direttive Norma SIA 500.
Tra le attività generali, la priorità è data alla consulenza gratuita alle persone che necessitano di un intervento per la rimozione di barriere architettoniche dal proprio domicilio o per costruire ex novo senza ostacoli. Il servizio si occupa inoltre di allestire un rapporto per l’Ufficio dell’Assicurazione Invalidità (AI) e/o di inoltrare una domanda di sussidio al Dipartimento della Sanità e della Socialità (DSS).
Su richiesta è possibile beneficiare anche di prestazioni gratuite facoltative:
Per usufruire della consulenza dell’architetto è indispensabile contattare Pro Infirmis, Pro Senectute o un assistente sociale (comunale od ospedaliero).